Roma monnezza

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In queste caldissime giornate di luglio campeggiano sulla stampa estera le foto del centro di Roma deturpato dalla sporcizia. E così dopo Mafia Capitale anche Roma Monnezza, tanto per non farci mancare nulla
Immediate le altrettanto torride polemiche sui responsabili del degrado. Le opposizioni accusano il Sindaco di non saper governare; il Sindaco accusa l’A.M.A. di essere un’azienda di imboscati; i netturbini accusano i romani di essere degli zozzoni e i turisti di non essere da meno.
Se ci si ferma un attimo a riflettere è facile concludere che c’è un po’ di vero in ciascuna di queste affermazioni.
Più un’ organizzazione è complessa, più contano le capacità di governo di chi è alla guida di tale organizzazione. Altrettanto importanti sono peraltro i comportamenti dei singoli che, se non rispettosi delle regole che quell’organizzazione si è data, andrebbero sanzionati.
Sullo specifico problema delle cause del degrado è forse interessante ricordare un esperimento condotto del lontano 1969 dall’Università di Stanford (USA). Il professor Philip Zimbardo lasciò due automobili identiche (stessa marca, modello e colore) abbandonate in strada. Una nel Bronx, zona povera e conflittuale di New York; l’altra a Palo Alto, zona ricca e tranquilla della California.
Ciò che accadde fu che l’automobile abbandonata nel Bronx cominciò ad essere smantellata in poche ore, perdendo le ruote, il motore, gli specchietti, la radio, ecc…. Tutti i materiali che potevano essere utilizzati vennero rubati e quelli non utilizzabili vennero distrutti.
Al contrario, l’automobile abbandonata a Palo Alto rimase intatta.
Tuttavia l’esperimento in questione non terminò così. Infatti, dopo una settimana, quando la vettura abbandonata nel Bronx era stata completamente demolita e quella a Palo Alto era rimasta intatta, i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto. Immediatamente seguirono su quella vettura gli stessi atti di vandalismo registrati nel Bronx. Dopo un po’ la vettura di Palo Alto fu ridotta nello stesso stato di quello abbandonata nel quartiere malfamato di New York.
L’esperimento dimostrò che le cause del degrado non andavano ricercate nella povertà ma nella propensione a violare le regole quando matura la convinzione che non c’è chi le fa rispettare. In sostanza ci si adegua al peggio.
E’ la teoria delle “finestre rotte”. I comportamenti individuali vengono influenzati dall’ambiente circostante. In un posto dove sembra che tutti ignorino le regole, un individuo tende a fare lo stesso e quindi a dare il peggio di sé. Violazioni minori incoraggiano violazioni sempre più gravi
Un vetro rotto in un’auto abbandonata o in un edificio trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, di non curanza, sensazioni di rottura dei codici di convivenza, di assenza di norme, di regole, la convinzione che tutto è inutile.
La mancanza di istruzione e di formazione della cultura sociale, la mancanza di opportunità, generano un paese con finestre rotte. Roma e l’Italia sono piene di finestre rotte e nessuno sembra disposto a ripararle, neppure chi si lamenta del degrado e non fa nulla per riparare la propria finestra.
Tornando al problema iniziale è evidente che il disinteresse per la nostra città, la mancanza di attaccamento ai valori che la sua storia ci ha tramandato, la mancanza di rispetto verso gli altri e verso le autorità porta a quella situazione che i media stranieri ci hanno sbattuto in faccia. Non cerchiamo alibi. Occorre dare, per primi, il “buon esempio”.
C’è chi lo ha fatto. Se vi trovate a passare dalle parti dell’Università “La Sapienza” date un’occhiata a Piazza Confienza (oppure andate su street view di google maps). E’ una piazzetta che affaccia su Viale dell’Università, di fronte al Ministero Difesa – Aeronautica. Non crederete ai vostri occhi. Aiuole curate e verdissime, anche in queste giornate di luglio, fiori a profusione e neppure una cartaccia in terra. Non è opera dei giardinieri del Comune.
A tutto questo aggiungete che due delle panchine esistenti sono state elette a residenza fissa di due clochards. Eppure tutto è in perfetto ordine, a conferma che le situazioni incidono sui comportamenti.
Meditiamo……